Reddito minimo per cittadinanza italiana: tutto quello che c’è da sapere
Per poter richiedere ed ottenere la cittadinanza italiana, ai sensi dell’art. 9 della Legge 5 febbraio del 1992 n. 91, è fondamentale avere un reddito personale o familiare minimo.
Più precisamente, il reddito in questione, negli ultimi tre anni, deve essere pari ad euro 8.263,31 per il solo richiedente.
Viceversa, è necessario un reddito maggiore, ovvero di euro 11.263,05, per il richiedente con coniuge a cui devono aggiungersi 516,46 euro per ogni figlio a carico.
Il motivo di questo requisito per ottenere la cittadinanza è ovvio, il legislatore vuole evitare che possano acquistare la cittadinanza italiana soggetti che non hanno alcuna fonte di reddito per potersi mantenere.
- Indice articolo
- Cosa dice l’articolo 9 della Legge n. 91 del 1992
- Il reddito minimo familiare
- La documentazione da allegare alla domanda di cittadinanza
- Cosa succede se il reddito minimo è insufficiente?
- Link esterni di approfondimento
- Vuoi una consulenza legale?
Cosa dice l’articolo 9 della Legge n. 91 del 1992
A disciplinare il requisito del reddito minimo per poter ottenere la cittadinanza italiana è l’art. 9 della legge 5 febbraio n. 91 del 1992, il quale dispone che il reddito minimo personale del richiedente deve essere non inferiore ad euro 8.263,31.
Tale somma fa riferimento solo ed esclusivamente al richiedente, il quale deve essersene in possesso per tre anni di seguito.
Questo significa, in parole povere, che non è sufficiente essere in possesso di tale reddito per il solo anno nel quale si fa richiesta della cittadinanza, la normativa, infatti, prevede espressamente che il reddito in questione deve essere percepito dal richiedente nel triennio precedente alla richiesta.
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Il reddito minimo familiare
Come sopra anticipato, se il richiedente fa parte di un nucleo familiare il reddito minimo da dimostrare per poter richiedere ed ottenere la cittadinanza è più alto.
La legge, infatti, prevede un aumento da 8.263,31 euro a 11.362,05 euro a cui si aggiungono altri 516,46 per ogni figlio a carico.
È ovvio il motivo dell’aumento del reddito minimo in questi casi, il futuro cittadino italiano, infatti, è tenuto a dimostrare allo Stato di essere capace di far fronte a tutte le necessità economiche e sociali della propria famiglia, sia se composta solamente da marito e moglie, sia se composta anche da prole.
Tra l’altro, l’aumento del reddito minimo da dimostrare non deve essere inteso come una sorta di svantaggio in più.
Infatti, se il richiedente è solo dovrà dimostrare di avere un reddito personale non inferiore a quello sopra citato, viceversa, se il richiedente è membro di un nucleo familiare, il reddito minimo si considererà in capo al nucleo familiare stesso.
Il che significa che, in caso di nucleo familiare, nel calcolo del reddito minimo verranno ricompresi anche i guadagni dell’altro coniuge e dei figli.
Di conseguenza, in astratto, anche se il richiedente dovesse essere disoccupato potrebbe ottenere la cittadinanza italiana ove il proprio coniuge, magari insieme ai figli, generino un reddito non inferiore a quello sopra richiamato.
A questo punto però potrebbe essere lecito chiedersi chi debba essere considerato come membro del nucleo familiare, in modo da poter calcolare quanto debba essere il reddito minimo richiesto e quale soggetto concorra a formarlo.
A tale quesito fornisce una risposta la circolare K.60.1 del 05/01/2007 del Ministero dell’Interno, la quale considera membri del nucleo familiare tutti coloro che risultano iscritti nello stato di famiglia.
Per avere maggiore chiarezza ecco una tabella riassuntiva delle varie ipotesi che si possono verificare in concreto.
Nucleo Familiare | Reddito minimo |
Solo il richiedente | 8.263,31 euro |
Solo il richiedente + figli o parenti | 11.362,05 euro |
Solo il richiedente + coniuge | 11.362,05 euro |
Richiedente + coniuge e famiglia | 11.362,05 euro |
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La documentazione da allegare alla domanda di cittadinanza
Per poter dimostrare il reddito minimo sopra richiamato, il richiedente è tenuto ad allegare alla domanda di cittadinanza italiana i modelli fiscali CUD, UNICO, 730 concernenti i redditi degli ultimi tre anni.
In questo modo è possibile documentare in modo chiaro e sicuro tutte le fonti di reddito.
Infatti, poiché occorre dimostrare allo Stato quali sono le proprie fonti di sostentamento, è fondamentale che il reddito provenga solo ed esclusivamente da fonti che siano lecite e che sia regolarmente dichiarato al fisco.
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Cosa succede se il reddito minimo è insufficiente?
Giunti a questo punto occorre capire cosa accade se il reddito minimo previsto dalla legge n. 91 del 1992 per la cittadinanza dovesse essere insufficiente.
Se dovesse essere solo questo il requisito carente, prima di formalizzare il provvedimento di diniego della cittadinanza italiana, la Pubblica Amministrazione dovrà richiedere, ai sensi e per gli effetti delle leggi n. 15 del 2005 n. 80, n. 80 del 2005 una attualizzazione dei redditi al fine di individuare possibili miglioramenti della posizione economica del soggetto richiedente o del nucleo familiare.
Infine, occorre precisare che ove si richiede la cittadinanza per matrimonio, non è necessario dimostrare di essere in possesso di un reddito minimo poiché è necessario e sufficiente lo status di coniuge di un cittadino italiano.
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Gerardo Attanasio
Mi chiamo Gerardo Attanasio e sono laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti presso l’Università degli Studi di Salerno. Sto conseguendo un Master in Diritto antitrust, mercato e big data.