Diniego della cittadinanza: come presentare ricorso

Sono diversi i metodi di acquisto della cittadinanza italiana, ovvero di quel particolare status giuridico che riconosce ai cittadini determinati diritti e doveri, alcuni dei quali automatici (ad esempio per discendenza diretta da almeno un genitore che possiede la cittadinanza italiana) ed altri invece presuppongono la richiesta da parte del soggetto interessato (per matrimonio e per residenza).
Tuttavia, è bene precisare che la cosiddetta richiesta di cittadinanza non sempre viene accolta dalle autorità competenti. È possibile infatti, in determinate circostanze, vedere rigettata la propria richiesta con una comunicazione di diniego.
In tal caso è necessario attivarsi e rivolgersi a degli avvocati specializzati in questa particolare branca del diritto, in modo da poter ottenere la cittadinanza, ove ne sussistano i presupposti ovviamente.
- Indice articolo
- Preavviso di diniego della cittadinanza: cosa fare?
- Quali sono le cause del diniego della cittadinanza
- Diniego cittadinanza italiana: come fare ricorso?
- Vuoi una consulenza legale?
Preavviso di diniego della cittadinanza: cosa fare?
Quando il richiedente legge sullo stato della propria pratica il cosiddetto preavviso di diniego non è sicuramente una cosa positiva.
Il preavviso in questione infatti significa, in parole povere, che l’amministrazione, sulla base dell’istruttoria posta in essere, ha deciso di non concedere la cittadinanza italiana. In tal caso, l’interessato riceverà la notifica di preavviso del diniego, dove si fa espressamente riferimento alla possibilità di presentare una memoria difensiva entro e non oltre il termine di 10 giorni (termine perentorio).
Se il soggetto richiedente non dovesse presentare la memoria, o se anche la presenta, ma la sua presentazione dovesse risultare poco incisiva, il preavviso di diniego viene direttamente confermato dal Ministero dell’interno il quale notifica definitivamente il diniego della concessione della cittadinanza. Onde evitare tutto ciò è fondamentale sapersi muovere e sfruttare al meglio il termine di 10 giorni contenuto nel preavviso.
In parole povere, questo termine, assai restrittivo, è fondamentale per capire il motivo del diniego della concessione della cittadinanza, individuare l’eventuale documentazione mancante, recuperare tutti i documenti utili e necessari per dimostrare alla Prefettura che non sussistono motivi per negare la cittadinanza, capire se i documenti precedentemente allegati possano essere incompleti oppure no, e in caso dovessero esserlo, integrarli ad hoc.
In termini pragmatici questo significa che tutto deve essere risolto in questo termine di 10 giorni, in caso contrario sarà necessario avviare nuovamente l’iter per poter ottenere la cittadinanza e pagare nuovamente i 250 euro necessari di contributi, acquistare una nuova marca da bollo, attendere i termini di decorso per la conclusione del procedimento ecc con inevitabile perdita di denaro e di tempo utile.

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Quali sono le cause del diniego della cittadinanza
Possono essere sicuramente molteplici le cause che inducono l’ente competente ad emettere il preavviso di diniego.
Tra le cause più comuni troviamo:
- Residenza NON continuativa
- Precedenti penali
- Reddito insufficiente
Vediamoli più nel dettaglio.
Residenza non continuativa in Italia
Il soggetto straniero che ha intenzione di acquisire la cittadinanza italiana, è tenuto a risiedere sul territorio della Repubblica per un periodo (non interrotto e continuo) di almeno 10 anni.
Questo ovviamente non significa che nella documentazione presentata per ottenere la cittadinanza sia necessario allegare uno storico di 10 anni concernente al permesso di soggiorno. È fondamentale infatti dimostrare la residenza in Italia mediante la documentazione relativa all’iscrizione all’anagrafe.
Il solo permesso di soggiorno, non accompagnato dall’iscrizione all’anagrafe è causa di diniego della richiesta di cittadinanza. È consigliabile quindi, prima di presentare la domanda volta ad ottenere la cittadinanza, richiedere il proprio certificato storico di residenza.
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RISORSA DI APPROFONDIMENTO
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Precedenti penali
Anche i reati commessi negli anni passati potrebbero essere una causa di diniego della concessione della cittadinanza italiana.
Nel caso in cui si siano commessi reati, anche minori, è consigliabile rivolgersi a degli avvocati specializzati in Diritto per stranieri, per ottenere la cosiddetta riabilitazione mediante apposito procedimento dinanzi al Tribunale di Sorveglianza.
Questo procedimento, nella realtà dei fatti, è fondamentale. Senza riabilitazione infatti, alcuni reati, anche se commessi dopo 10 anni, possono precludere la possibilità ottenere la cittadinanza con conseguente diniego.
Redditi insufficienti
Il cittadino straniero che vuole ottenere la cittadinanza italiana, è tenuto a dimostrare di possedere un reddito adeguato, ovvero sufficiente, per il proprio sostentamento e a quello della propria famiglia.
Nel caso quindi il proprio reddito non dovesse essere documentata a sufficienza, la Prefettura può, inevitabilmente, inviare il preavviso di diniego.
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Diniego cittadinanza italiana: come fare ricorso?
Nel caso in cui il richiedente non presenti la memoria nel termine di dieci giorni, o nel caso in cui questa dovesse essere inutile, e il preavviso di diniego viene confermato e successivamente convertito in provvedimento definitivo di diniego, il richiedente può agire in giudizio.
È possibile infatti presentare il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) funzionalmente competente ovvero il TAR Lazio. Per poter esperire il ricorso in questione, non devono essere spirati i termini ovvero 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento, in caso contrario, non è possibile agire in giudizio.
Una volta presentato il ricorso, le parti in causa provvedono a depositare tutti gli atti che ritengono essere utili per l’indagine amministrativa, è possibile altresì richiedere anche un provvedimento cautelare di sospensione del provvedimento di diniego. Successivamente il TAR esaminerà gli atti e i documenti depositati, nel caso di lacune può anche richiedere approfondimenti, e sulla base di questi decide.
Il provvedimento in questione può essere impugnato in secondo grado dinanzi al Consiglio di Stato. Per conoscere tutti i documenti necessari da dover addurre nel processo per poterlo integrare in modo corretto è consigliabile consultare un fac-simile per ricorso contro diniego cittadinanza in modo da poter preparare tutto il necessario senza omettere nulla.
Nel caso in cui il procedimento amministrativo si sia concluso con un provvedimento di diniego e si ha intenzione di tutelare i propri diritti è sempre consigliabile rivolgersi a degli avvocati esperti.
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Gerardo Attanasio
Mi chiamo Gerardo Attanasio e sono laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti presso l’Università degli Studi di Salerno. Sto conseguendo un Master in Diritto antitrust, mercato e big data.