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Buco di residenza: di cosa si tratta e cosa bisogna fare per ottenere la cittadinanza

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Ottobre 5, 2022 by Redazione

Buco di residenza: cos’è e come fare per evitarlo

Buco di residenza

Per poter ottenere la cittadinanza italiana è necessario essere in possesso di una serie di requisiti previsti dalla legge ed intraprendere un percorso burocratico piuttosto articolato.

Tra i diversi modi di acquisto della cittadinanza esiste quello per “naturalizzazione”, il quale richiede di aver risieduto sul territorio della Repubblica (ovviamente in modo regolare) per almeno dieci anni.

È bene precisare fin da subito che per richiedere la cittadinanza per naturalizzazione non è assolutamente necessario che la residenza sia continuativa nella stessa località.

Questo significa che lo straniero ha la possibilità di cambiare, nel corso dei dieci anni, il proprio comune di residenza senza nessuna preoccupazione.

Tuttavia, è necessario che, ove si voglia cambiare residenza, risultino registrati tutti i passaggi da una località ad un’altra.

 

 

  • Indice articolo
  • Cittadinanza italiana per residenza-requisiti
  • La residenza interrotta
  • Cos’è e come si crea il buco di residenza
  • Come evitare il buco di residenza
  • Cosa fare quando si verifica il buco di residenza
  • Link esterni di approfondimento
  • Vuoi una consulenza legale?

 

Cittadinanza italiana per residenza-requisiti

La cittadinanza italiana per residenza è disciplinata espressamente dall’art. 9 della Legge n. 91 del 1992.

La cittadinanza, in estrema sintesi, viene concessa su domanda del soggetto interessato con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato, su proposta del Ministero dell’Interno.

L’articolo sopra richiamato sottolinea che, per poter ottenere la cittadinanza, la residenza in Italia da parte del richiedente deve essere ininterrotta, ciò significa che non ci devono essere i “buchi di residenza“, ovvero, quei periodi nei quali il richiedente non risulta essere residente in Italia in nessun comune.

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La residenza interrotta

Come anticipato, ciò che conta ai fini della cittadinanza è la residenza per dieci anni, ininterrotta, sul territorio italiano, in qualsivoglia comune.

Se nell’arco dei dieci anni si cambia la residenza (anche una sola volta) è necessario indicare precisamente, attraverso l’apposito modulo di richiesta della cittadinanza italiana, quali sono tutti i comuni dove si ha avuto la residenza e tutte le date esatte dello spostamento da una località ad un’altra.

Per poter effettuare correttamente lo spostamento della residenza da un comune ad un altro, il soggetto richiedente deve essere in possesso di un valido documento di soggiorno.

Infatti, in ossequio al Regolamento Anagrafico della Popolazione residente, è espressamente previsto l’obbligo per i soggetti extracomunitari iscritti nell’anagrafe di porre in essere la dichiarazione di dimora abituale all’ufficiale dell’anagrafe, entro e non oltre due mesi dal rinnovo del permesso di soggiorno.

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Cos’è e come si crea il buco di residenza

Con buco di residenza si fa riferimento a quel lasso di tempo che il soggetto richiedente la cittadinanza non ha avuto la residenza in un comune d’Italia in modo regolare.

Se non si effettua la dichiarazione sopra richiamata, infatti, una volta trascorsi sei mesi dalla scadenza del permesso di soggiorno, l’ufficio del comune cancellerà la persona dall’anagrafe creandosi di conseguenza il cosiddetto buco di residenza.

Tuttavia, occorre precisare che l’ufficio anagrafico, prima di poter cancellare uno straniero della popolazione, è tenuto ad inviare all’indirizzo da lui dichiarato un apposito invito a regolarizzare la propria posizione entro e non oltre un mese.

Se il richiedente non ottempererà all’invito, il comune provvederà a cancellare il soggetto.

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Come evitare il buco di residenza

Per evitare il buco di residenza è necessario comunicare all’ufficio anagrafico del comune di residenza tutti gli spostamenti effettuati sul territorio nazionale.

Solo in questo modo è possibile evitare un fenomeno che di fatto può pregiudicare l’ottenimento della residenza italiana.

Se si dovesse manifestare un buco di residenza, infatti, i termini per ottenere la residenza inizieranno a decorrere da capo.

Ancora, occorre precisare che anche dopo aver presentato la domanda per ottenere la cittadinanza è necessario comunicare agli appositi uffici eventuali cambi di residenza per evitare di non ricevere eventuale documentazione che riguardano proprio la cittadinanza.

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Cosa fare quando si verifica il buco di residenza

Purtroppo, uno dei problemi più diffusi per ottenere la cittadinanza è il buco di residenza.

Ove si dovesse manifestare, infatti, la domanda di cittadinanza verrà senz’altro rigettata, anche qualora il richiedente dovesse dimostrare di essere comunque stato presente in Italia per 10 anni(o più).

Sul punto è stata piuttosto chiara anche la giurisprudenza, la quale ha più volte ribadito che il buco di residenza preclude l’ottenimento della cittadinanza italiana.

Ancora, da qualche anno ormai dalle Prefetture si sente parlare sempre più spesso di “tolleranza zero” in ordine ai buchi di residenza i quali, quasi automaticamente, determinano il rigetto della domanda di cittadinanza presentata dal richiedente.

Pertanto, a questo punto potrebbe sorgere spontanea la domanda: cosa fare in caso di buco di residenza? È fondamentale agire sul procedimento amministrativo che ha portato al diniego della Cittadinanza, il quale potrebbe essere illegittimo per svariati motivi, come ad esempio errori commessi dal Comune.

Ove dovessero esservi delle irregolarità, sia formali che sostanziali, è possibile agire in giudizio per contestare la cancellazione anagrafica dinanzi al Giudice ordinario, oppure in autotutela.

In tal modo il richiedente potrà ottenere il ripristino della residenza legale ininterrotta e presentare la domanda volta ad ottenere la cittadinanza.

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Link esterni di approfondimento

  • art. 9 della Legge n. 91 del 1992

 

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Gerardo Attanasio

Mi chiamo Gerardo Attanasio e sono laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti presso l’Università degli Studi di Salerno. Sto conseguendo un Master in Diritto antitrust, mercato e big data.

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