Servizio civile aperto agli stranieri: tutto quello che c’è da sapere
Con il servizio civile ci si impegna in un progetto finalizzato alla difesa non armata e non violenta della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione di quelli che sono i valori sui quali si fonda e si erge la Repubblica attraverso azioni per le comunità.
Storicamente, il servizio civile nasce nel 1972 come diritto all’obiezione di coscienza al servizio di leva militare.
In poche parole, il servizio civile nasce come alternativa alla leva, dunque, proprio come quest’ultima, era obbligatorio.
Dopo circa trent’anni, in virtù della legge n. 64 del 2001, varata il 6 marzo, il servizio civile nazionale diviene volontario e viene finalmente aperto anche alle donne.
Successivamente, nel 2017 in virtù del decreto legislativo n. 40 il servizio civile diviene universale (anziché nazionale), con l’obiettivo di renderlo un’esperienza aperta a chiunque desideri farla.
Lo straniero e il servizio civile: la sentenza della Corte costituzionale
Un tema che è stato affrontato di recente dalla Suprema Corte di Cassazione è la possibilità per lo straniero regolarmente residente in Italia di svolgere il servizio civile.
Più precisamente, i giudici ermellini hanno ritenuto opportuno sollevare una questione di legittimità costituzionale in relazione all’art. 3 comma 1 del decreto legislativo 5 aprile 2002 n. 77 il quale ammette a svolgere il servizio civile, senza distinzione di sesso, i cittadini italiani che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto la maggiore età e non superato il ventottesimo anno d’età.
Sulla scorta della norma testè citata, un’amministrazione aveva emanato un bando che limitava la possibilità di partecipare al servizio civile solo ed esclusivamente ai cittadini italiani.
Tuttavia, un cittadino straniero aveva presentato la domanda anche se veniva escluso dalla procedura concorsuale proprio perché cittadino non italiano.
Il caso è stato esaminato da diversi giudici prima di approdare dinanzi alla Corte Costituzionale, la quale ha precisato che il testo di legge citato non consente un’interpretazione assiologicamente orientata.
In poche parole, secondo la Corte Costituzionale l’art. 3 comma 1 del d.lgs n. 77 del 2002 contrasta palesemente con gli art. 2 e 3 della Carta costituzionale poiché le attività svolte nel servizio civile rappresentano una piena applicazione del principio di solidarietà, e
“l’esclusione dei cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nello Stato italiano dalla possibilità di essere ammessi a prestare il servizio civile nazionale preclude allo straniero il pieno sviluppo della sua persona e l’integrazione nella comunità di accoglienza, impedendogli di concorrere a realizzare progetti di utilità sociale nell’ambito di un istituto giuridico a ciò deputato con una sua dimensione pubblica, oggettiva ed organizzativa e, di conseguenza, di sviluppare il valore del servizio a favore degli altri e del bene comune come componente essenziale di vita e come forma di educazione ai valori della Repubblica”.
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Come funziona
È possibile svolgere un periodo di diciotto mesi di servizio civile in uno dei seguenti ambiti:
assistenza, protezione civile, patrimonio ambientale, storico artistico e culturale, educazione e promozione culturale, agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale, biodiversità ed infine la promozione della pace tra i popoli e della non violenza.
Grazie al servizio civile, dunque, è possibile fare esperienza in uno dei sopra elencati settori e maturare skills utili per poter trovare con maggiori probabilità una futura occupazione.
Al contempo, è possibile anche dare un aiuto concreto alla Pubblica Amministrazione, la quale necessita sempre di forze fresche.
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Cosa offre il servizio civile per stranieri
Il servizio civile per Stranieri offre circa 25 ore di lavoro settimanale per un totale di circa 1.145 ore per 12 mesi.
Il servizio civile offre almeno 80 ore di formazione, crediti formativi, attestato di partecipazione al servizio civile, riconoscimento delle competenze acquisite e, cosa piuttosto importante, la valutazione dell’esperienza maturata nei concorsi pubblici.
Ancora, il servizio civile offre il riconoscimento del trattamento previdenziale, un assegno mensile pari ad euro 439, 50 centesimi a cui si aggiunge un’indennità giornaliera di circa 13 euro per il servizio svolto all’estero, permessi di assenza variabili (utilizzabili anche per esigenze particolari come ad esempio svolgimento di esami universitari, concorsi etc).
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Cosa cambia con l’arrivo del servizio civile universale
Il servizio civile universale rappresenta un’opportunità per tutti, anche per i cittadini di Paesi appartenenti all’Unione Europea e ai soggetti stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio della Repubblica.
Inoltre, con il servizio civile universale vengono affidate nuove funzioni allo Stato, alle Regioni e agli Enti locali, viene altresì introdotto lo strumento della programmazione annuale e triennale per l’attuazione dell’attività.
Infine, occorre precisare che gli operatori possono effettuare anche tre mesi di servizio civile in un Paese dell’Unione Europea o in alternativa usufruire di un percorso trimestrale di tutoraggio.
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Gerardo Attanasio
Mi chiamo Gerardo Attanasio e sono laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti presso l’Università degli Studi di Salerno. Sto conseguendo un Master in Diritto antitrust, mercato e big data.