Per ottenere la cittadinanza è necessario conoscere anche la lingua italiana: ecco cosa è cambiato con il decreto Salvini
Con l’entrata in vigore del cosiddetto decreto Salvini del 4 ottobre 2018, successivamente convertito in legge, l’iter da affrontare per poter ottenere la cittadinanza italiana cambia.
Il decreto citato ha modificato l’art. 9 della legge 5 febbraio 1992 n. 91 il quale prevede che il richiedente della cittadinanza italiana deve essere in possesso della certificazione della lingua italiana attraverso il superamento di un test.
Si tratta, più precisamente, del test B1 della lingua italiana. Lo scopo è quello di far integrare con maggiore facilità le persone straniere nel tessuto socio economico italiano.
Chi deve fare il test della lingua italiana
Prima di analizzare le caratteristiche del test, occorre distinguere chi è obbligato ad eseguirlo.
Lo è sicuramente il cittadino straniero comunitario (o extracomunitario) che ha il permesso di soggiorno per qualsiasi tipologia di rilascio.
Lo stesso per lo straniero che ha una carta di soggiorno rilasciata prima dell’autunno 2011.
Infine, è tenuto ad eseguire il test lo straniero che è in possesso della carta di soggiorno per motivi familiari.
Viceversa, solo le seguenti categorie di stranieri non sono tenute ad effettuare il test.
Più precisamente, lo straniero che è in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
Lo stesso dicasi per coloro che sono affetti da invalidità dimostrabile (anche mediante documenti medici), o per coloro i quali sono in possesso di un titolo di studio rilasciato da un istituto pubblico o privato riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale o dal Ministero dell’Istruzione (MIUR).
Infine, sono esentati anche coloro che hanno richiesto la cittadinanza per iure sanguinis.
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Come si svolge il test di lingua italiana
Le modalità di svolgimento del test è variato a causa della Pandemia.
Prima di essa, il test si svolgeva in 4 parti: fase scritta, fase della lettura e comprensione del testo, fase della scrittura e, infine, la fase della comprensione tramite ascolto.
Successivamente, il candidato doveva sottoporsi ad un esame orale in modo da dimostrare le sue capacità orali.
Viceversa, a causa del Covid-19, il test si svolge esclusivamente con una fase orale che si compone in due fasi.
La prima fase, è quella del monologo.
Il candidato deve sviluppare un tema (dimostrando così di conoscere le regole grammaticali italiane) sulla base di una domanda fatta dall’esaminatore.
La seconda fase, invece, è il dialogo. In poche parole, il candidato deve rispondere alle domande fattegli dall’esaminatore, in modo da dimostrare la conoscenza della lingua italiana.
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Dove si può effettuare il test
In Italia sono presenti quattro principali enti certificatori per il livello B1 della lingua italiana per ottenere la cittadinanza.
Tutti gli altri istituti o scuole, per poter rilasciare la suddetta certificazione, devono essere riconosciuti dai suddetti enti.
Ecco gli enti certificatori dove è possibile svolgere il test: l’università per Stranieri di Siena, l’università per Stranieri di Perugia, Università Roma Tre, ed infine, la Società Dante Alighieri.
Svolgere un test di lingua italiana (anche di livello superiore al B1) in un istituto diverso da quelli elencati (oppure non riconosciuto dagli stessi) è assolutamente inutile.
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Quanto costa sostenere il test B1
Per poter ottenere la certificazione è necessario pagare una somma di denaro.
Diversamente da come si potrebbe pensare, questa varia a seconda dell’istituto.
Tuttavia, è possibile sicuramente affermare che il costo oscilla dai 50 euro fino ad un massimo di 100 euro.
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Come prepararsi al meglio per superare il test
Come anticipato, il livello B1 della lingua italiana non è semplicissimo.
Si tratta, infatti, di un livello piuttosto avanzato, specie se si considera che la nostra lingua non è semplicissima.
La cosa migliore da fare per superare il test senza difficoltà è allenarsi sugli appositi libri di testo, magari guardando un film in lingua italiana, oppure parlando con degli italiani senza usare la propria lingua madre.
Infine, è sempre consigliabile non prendere il test sotto gamba visto che l’italiano è una lingua ricca di regole che potrebbero trarre in inganno.
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Quanto occorre aspettare prima di sapere i risultati del test
Una volta effettuato il test della lingua italiana occorre attendere, in media, circa 45 giorni per poter ottenere il risultato.
Molto spesso la correzione dei test viene affidata all’Università per Stranieri di Siena.
Ovviamente si tratta di indicazioni di massima, è possibile che i tempi di attesa possano essere più lunghi o più brevi a seconda dei periodi.
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Gerardo Attanasio
Mi chiamo Gerardo Attanasio e sono laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti presso l’Università degli Studi di Salerno. Sto conseguendo un Master in Diritto antitrust, mercato e big data.