Ricongiungimento familiare: chi può richiederlo e in quali circostanze

Nel nostro tessuto ordinamentale la cosiddetta unità familiare è un vero e proprio diritto fondamentale, riconosciuto ed ampiamente tutelato, e trova ampio riconoscimento anche per gli stranieri che hanno intenzione di riunirsi ai propri familiari.
La famiglia nucleare, in altri termini, è considerata come una formazione sociale di notevole rilevanza dove i singoli componenti possono accrescere la loro personalità, pertanto, la sua unitarietà è ampiamente salvaguardata non solo a livello nazionale ma anche a livello sovranazionale. Anzi, è sicuramente possibile affermare che l’unitarietà della famiglia è un valore accettato e condiviso a livello globale, e la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo ne è una prova certa visto che definisce la famiglia come:
il nucleo naturale e fondamentale della società ed ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato
- Indice articolo
- Ricongiungimento familiare: che cosa si intende?
- Quali sono i requisiti per richiedere il ricongiungimento con la propria famiglia?
- E a quali familiari è possibile ricongiungersi?
- Domanda di ricongiungimento familiare: quali i documenti necessari?
- Ricongiungimento familiare: quali sono le tempistiche?
- Vuoi ricongiungerti con un tuo familiare?
- Link esterni di approfondimento
- Vuoi una consulenza legale?
Ricongiungimento familiare: che cosa si intende?
Il ricongiungimento familiare è uno strumento che permette la vita familiare, ovvero, contribuisce a creare una certa stabilità socioculturale che rende più semplice e veloce l’integrazione nello Stato ospitante. In molti, inoltre, lo considerano come un ottimo strumento che promuove la coesione socioeconomica.
In poche parole, il ricongiungimento familiare può essere definito come il diritto a riacquistare o mantenere l’unità della propria famiglia (nei confronti dei familiari stranieri), concesso al soggetto straniero che vive in Italia, salvo il rispetto delle condizioni previste dalla legge.
Quali sono i requisiti per richiedere il ricongiungimento con la propria famiglia?
Per poter richiedere il cosiddetto ricongiungimento familiare è necessario possedere determinati requisiti previsti puntualmente dalla legge.
È necessario anzitutto che il richiedente possieda la carta di soggiorno (o il permesso di soggiorno) della durata di almeno un anno, in corso di validità o per il quale sia stato tempestivamente chiesto il rinnovo, rilasciato per motivi di lavoro, studio, asilo, religiosi o familiari.
Il rilascio del visto e del ricongiungimento sono subordinati all’accertamento dei seguenti requisiti:
- Reddito: È necessario che il soggetto richiedente possegga un reddito annuo, derivante da fonti lecite, non inferiore all’importo all’assegno sociale aumentato della metà dell’importo dell’assegno stesso per ogni familiare che si vuole ricongiungere. È bene precisare che il suddetto parametro è suscettibile di variazione annua;
- Abitazione adeguata: ovvero dotata di tutti i requisiti igienici e sanitari accertati dall’apposito certificato di idoneità abitativa. Il richiedente quindi, per non vedere rigettata la propria richiesta, è tenuto a richiedere l’apposito certificato presso l’Ufficio tecnico del comune di residenza. Qualora il soggetto richiedente dovesse essere un ospite, la richiesta di ricongiungimento dovrà essere integrata da apposita dichiarazione redatta dal proprietario dell’immobile, dalla quale si evince la manifesta volontà di ospitare anche i parenti del proprio ospite. Il richiedente è tenuto altresì ad allegare alla richiesta anche il contratto di locazione o comodato di proprietà della durata non inferiore a sei mesi. Nel caso in cui sia titolare dell’immobile è necessario esibire il titolo d’acquisto.
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E a quali familiari è possibile ricongiungersi?
Lo straniero presente in Italia che ha tutti i requisiti sopra elencati, può chiedere il ricongiungimento familiare nei confronti dei membri della propria famiglia residenti ancora all’estero.
È possibile richiedere il ricongiungimento con il proprio coniuge, è necessario che questi abbia compiuto la maggiore età e che non sia legalmente separato con il soggiornante in Italia.
È possibile altresì richiedere il ricongiungimento dei figli, in tal caso è bene distinguere tra soggetti maggiorenni e minorenni.

Per quanto concerne i figli minorenni, possono essere ricongiunti con il soggetto straniero soggiornante in Italia, anche se nati fuori dal matrimonio, a condizione che non siano coniugati e che l’altro coniuge (ove esistente) dia il suo consenso.
La stessa procedura si applica ai figli adottati o affidati.
Per quanto riguarda i figli maggiorenni a carico del soggetto soggiornante in Italia, possono essere ricongiunti con quest’ultimo nel caso in cui non possano provvedere a sé stessi per gravi motivi di salute che comportino invalidità.
Inoltre è possibile richiedere anche il ricongiungimento dei genitori a carico del soggiornante in Italia o i genitori che abbiano un’età superiore a 65 anni nel caso in cui non esistano altri figli nel paese straniero che possano provvedere al loro benessere. Nel secondo caso, ovvero in relazione a soggetti con un’età superiore a 65 anni, è necessario stipulare una apposita assicurazione sanitaria.
È bene precisare che è possibile, almeno per ora, richiedere il ricongiungimento solo ed esclusivamente per i familiari puntualmente indicati dalla legge (sopra richiamati) ergo non è possibile richiedere il ricongiungimento con altri parenti o affini come ad esempio nonni, sorelle, fratelli, nipoti ecc…
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Domanda di ricongiungimento familiare: quali i documenti necessari?
L’ingresso dei familiari di soggetti stranieri regolarmente soggiornanti in Italia può avvenire previo rilascio di un visto per il ricongiungimento familiare.
Il suddetto visto deve essere esplicitamente richiesto dallo straniero soggiornante in Italia presentando apposita richiesta di nulla osta per il ricongiungimento familiare presso lo Sportello Unico per l’immigrazione mediante l’apposita procedura informatica disponibile sul Ministero dell’Interno.
Fino a qualche anno fa era possibile avviare tutta la procedura per il ricongiungimento andando direttamente in Prefettura, oggi invece, è necessario effettuare la procedura online all’uopo predisposta.

Se non si è esperti è possibile anche rivolgersi a degli avvocati specializzati in questo settore in modo da non commettere errori durante la procedura. In ogni caso, i documenti necessari per poter effettuare la richiesta variano a seconda dei soggetti e sono i seguenti:
- Copia del permesso di soggiorno e del passaporto del soggetto richiedente (ove richiesto);
- Copia del passaporto (ove necessario) e dei documenti del soggetto del cui ricongiungimento si tratta;
- Certificato di famiglia del richiedente (è possibile ottenerlo rivolgendosi al comune di residenza;
- Documentazione attestante l’eventuale invalidità familiare;
- Documentazione che attesti il preciso grado di parentela (ottenibile presso il consolato italiano);
- Certificato di vedovanza, nel caso in cui il familiare sia vedovo;
- Certificato di matrimonio appositamente tradotto (ove necessario);
- Documentazione concernente le caratteristiche strutturali dell’alloggio;
- Documentazione inerente al reddito (ovvero modello CUD, modello Unico, ecc);
Alla domanda deve essere allegato anche il modello S2 nel caso in cui il richiedente sia ospite, il modello S1 se il soggetto richiedente dovesse essere ospite e il familiare da ricongiungere sia un minore di 14 anni, il modello S3 nel caso in cui il richiedente sia un lavoratore subordinato.
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Ricongiungimento familiare: quali sono le tempistiche?
L’iter procedimentale del ricongiungimento familiare è piuttosto veloce, in genere il nulla osta per il ricongiungimento viene rilasciato in 90 giorni (salvo eventuali difformità) ed ha una durata di 180 giorni. Per quanto concerne il visto d’ingresso, questo viene generalmente rilasciato dopo 30 giorni e il successivo permesso di soggiorno in 60 giorni.
Vuoi ricongiungerti con un tuo familiare?
Se hai intenzione di ricongiungerti con un tuo familiare residente all’estero è sempre consigliabile rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione. In questo modo è possibile accelerare i tempi necessari ed evitare di commettere errori. Avvocati per Stranieri è una piattaforma che permette al cliente di trovare il professionista adatto, in questo caso un avvocato specializzato in tematiche legate all’immigrazione, per poter esercitare al meglio i propri diritti.
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Gerardo Attanasio
Mi chiamo Gerardo Attanasio e sono laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti presso l’Università degli Studi di Salerno. Sto conseguendo un Master in Diritto antitrust, mercato e big data.